La notizia circolava da qualche giorno nell’ambiente politico, ma adesso è ufficiale: Luciano Giarola, segretario locale della Lega Nord, ha ricevuto un provvedimento disciplinare dal suo partito: sospensione per 6 mesi.
La conferma arriva da ambienti interni allo stesso movimento leghista: ieri sera, infatti, Giarola stesso ha convocato una riunione nella sede di via Fiume per comunicare alla ‘base’ la notizia.
Secondo quanto trapelato, dietro il provvedimento ci sarebbe la ‘guerra’ scoppiata tra lo stesso Giarola e Marina Meletti, leader della Lega di Angiari, e finita nel mirino della campagna per le recenti Comunali di Castagnaro, Comune presso il quale Meletti è impiegata.
Proprio il suo ruolo in seno al municipio era stato oggetto di un volantino piuttosto diretto, firmato dalla Lega di Castagnaro, la cui campagna elettorale è stata per l’appunto curata da Giarola stesso.
Meletti reagì postando un duro comunicato sul suo profilo Facebook, e annunciando querela.
Al momento non ci sono ancora riscontri su un provvedimento disciplinare anche nei confronti di Meletti, anche se da Legnago assicurano che le dovrebbe essere toccata la medesima sorte del suo avversario.
Il quale, peraltro, fa sapere di preferire non andare oltre il “no comment” di rito ma dalle persone a lui vicino si lascia intendere che un ricorso contro la sospensione è assolutamente nell’ordine delle cose.
Il provvedimento nei confronti di Giarola rientra in un giro più ampio di sanzioni disciplinari decise dal partito dopo le ruggini della recente campagna elettorale, dove in più di una circostanza nella Lega si è palesata qualche crepa.
I casi più eclatanti hanno riguardato Isola Rizza – dove il consigliere regionale leghista Alessandro Montagnoli, in accordo col collega forzista Massimo Giorgetti, ha sostenuto un candidato diverso da quello indicato da un’altra leghista, Elisa De Berti, assessore regionale e sindaco uscente di Isola – e Minerbe, dove la Lega ha prima candidato e poi disconosciuto Andrea Girardi, che ha poi conquistato la vittoria.
Il direttivo provinciale del partito ha ‘perdonato’ Girardi, ma commissariato la sezione minerbese della Lega, togliendone la guida al segretario Federico Chiavegato, che aveva scelto di appoggiare Girardi contro le indicazioni della segreteria.
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